Talvolta può capitare che, su questioni delicate che ci stanno particolarmente a cuore e magari anche al centro di disquisizioni filosofiche e non solo, si facciano sogni “particolari”. La specificità di tali sogni sta nel fatto che, invece di presentarci, come avviene solitamente nell’ambito onirico, una realtà rielaborata vaga e confusa, ci consentono di mettere meglio a fuoco proprio ciò che più ci sta turbando, aggiungendo, al contempo, elementi di indiscutibile novità. Si tratta di quelli che C. Jung chiama i “grandi sogni”, la cui caratteristica principale è proprio quella di essere capaci di infondere alla nostra vita un’insperata chiarezza e nuove energie.
In quest’ambito rientra, a pieno titolo, il racconto di Padre Emidio Alessandrini, frate minore francescano che già abbiamo avuto modo di conoscere in altre interviste, nella duplice veste sia di testimone diretto che di intervistatore. Vi presenteremo la narrazione di un sogno da lui fatto circa 15 anni fa ma il cui ricordo è ancora vivido in lui come una delle pietre miliari della sua vita.
Buona visione!
E.A. – V.G.
Riprese video:
– Canon EOS 5D Mark II, con obiettivo Elmarit – R 90 mm
– Canon EOS 5D Mark II, con obiettivo Distagon 35 mm
– Canon EOS 650D, con obiettivo Planar 85 mm
Riprese audio: Tascam DR-100 MKII
Luogo: Italia, Fonte Nuova (Roma)
Girato il 20.07.2014
Musiche: “Summer Garden” di Magnus Ringblom; “Heros Hand 3” di August Wilhelmsson; “Dark Trailer 5 T60” di Rannar Sillard; “Midnight Hunt” di Håkan Eriksson; “Choir Hymn” di Magnus Ringblom (www.epidemicsound.com)
Fratello Emidio, GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
Con affetto, Cristiana
Siamo contenti che il ns. video vi sia piaciuto! A presto!