Quanto accaduto a sr. Vittorina, suora francescana dell’Addolorata, è davvero molto particolare, sicuramente inconsueto, e proprio per questa sua particolarità, tale esperienza è stata a lungo meditata da sr. Vittorina per riuscire a coglierne, nel profondo, tutte le peculiarità, evitando, al contempo, il rischio di farne un racconto sensazionalistico. Anticipata ai miei famigliari nei mesi successivi a quando avvenuta, solo due anni dopo, il 29 aprile 2023, ha avuto luogo l’incontro con mio nipote Valerio e si è potuto così procedere a video-documentare l’esperienza.
Di seguito, troverete il messaggio inviato da sr. Vittorina a mio nipote proprio la sera dell’incontro e, leggendolo, potrete già cogliere il senso profondo di quanto avvenuto e che poi potrete ancora meglio apprezzare nella video-intervista più sotto.
Carissimo Valerio, in questo momento mi è caduto l’occhio sulla data di oggi, non avevo notato che è il 29 aprile, festa di s. Caterina da Siena. E l’esperienza che ho raccontato cade proprio oggi, questa sera, ed è iniziata esattamente alle 21 e 50, ovvero 40 minuti fa di esattamente 2 anni fa. Per tutto il giorno non ne ho avuto coscienza e quando adesso, mentre pregavo, me ne sono accorta, ho avuto un sussulto, come la sensazione che qualcuno mi avesse guidato a questo momento senza che me ne accorgessi, poiché tale decisione è stata tanto improvvisa quanto non pianificata, né giorno né ora. Forse c’è stata una volontà diversa dalla mia che ha agito e ha fatto coincidere tutto. Grazie ancora e un caro saluto a tutti. Sr. M. Vittorina.
Vi abbraccio tutti con grande potenza,
P. Emidio Alessandrini ofm
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Buongiorno. Grazie di cuore per aver condiviso questa testimonianza di amore. Ritrovo in questa testimonianza una
esperienza particolare, forte e meravigliosa che è successa a me e di cui avevo messo a conoscenza, quando era ancora in vita, padre Emidio. Che meraviglia, che grande grazia ed amore. Grazie grazie grazie. Con affetto, Cristiana Squaglia
Cara Cristiana, ti ringrazio per le tue parole che vanno proprio a toccare il centro di questa esperienza così particolare: l’amore. L’amore del Signore innanzitutto e l’amore di chi ha speso tutta la propria vita nel cammino verso di lui, nell’instancabile cura degli altri. Un abbraccio forte, Valerio